Scopri come eliminare il pericolo n°1 dal tetto della tua azienda realizzando un nuovo “tetto garantito” e risparmiando il 65% dell’investimento effettuato grazie ai contributi a fondo perduto
Se stai ancora lavorando sotto un tetto di amianto devi sapere che si possono sprigionare delle polveri sottili, contenenti fibre d'amianto che, se respirate, possono causare gravi patologie quali l'asbestosi, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico) e il carcinoma polmonare.
L’Italia ne ha vietato l’uso dal ‘92.
Come titolare di azienda hai l’obbligo di occuparti della rimozione e dello smaltimento dell’amianto al fine di tutelare la salute tua e dei tuoi collaboratori.
Inoltre eviterai spiacevoli conseguenze che potrebbero derivare da una eventuale causa di risarcimento di danni da parte di un tuo dipendente che si ammali per cause, sempre più frequenti, riconducibili all’esposizione a fonti di amianto.
Più alto è il tempo di esposizione alle fonti di amianto, maggiori sono i pericoli di venirne contaminati.
Le amministrazioni comunali hanno già effettuato il censimento dell'amianto presente nel territorio facendo eseguire rilievi video-fotografici tramite DRONI, probabilmente anche nel tuo stabilimento, ottenendo informazioni sullo stato di conservazione dell'amianto, integrandole con le informazioni in possesso dell'Ufficio Tecnico Comunale e dell'ufficio Ecologia.
Questo perchè dal 2013 ogni azienda che ha ancora presenza di amianto, sul proprio sito produttivo, è soggetta a denunciarne la presenza alle autorità competenti ed è obbligata al monitoraggio.
Rimuovendo l'amianto dal tetto ti libererai per sempre da una rogna e ti potrai dotare di un nuovo tetto “garantito” in termini di durata, prestazioni, comfort, valore.
I benefici sono molteplici:
L’immobile crescerà di valore
La tutela della salute
Eviterai il rischio di sanzioni da parte delle amministrazioni pubbliche competenti
Scongiurerai il rischio di cause di lavoro da parte di un dipendente che, anche se si ammala di altro, potrebbe comunque chiedere un risarcimento per esposizione prolungata a fonti di amianto
Eviterai il fermo di produzione nel caso in cui un ente dichiarasse inagibile il tuo stabilimento a causa dello stato di decomposizione del tuo tetto
Inoltre, ogni anno, l'INAIL mette a disposizione diverse centinaia di milioni di Euro erogando contributi a fondo perduto per la rimozione dell'amianto.
Se sarai ammesso al bando otterrai un contributo del 65% sull'intera spesa sostenuta, e potrai avere anche tu un tetto nuovo e garantito.
Vuoi sapere come si fa?
Io ti posso aiutare.
Come?
presenteremo la tua proposta di eliminazione dell'amianto e la sostituzione con un nuovo tetto “garantito”.
una volta approvato da INAIL il progetto, realizzeremo il tuo nuovo “tetto garantito” liberandoti per sempre dall'amianto.
presenteremo ad INAIL la fattura dei lavori svolti e tu riceverai il bonifico di rimborso del 65% dell'intero costo sostenuto.
Visita il nostro sito internet o la pagina facebook vedrai numerosi tetti rifatti grazie al contributo INAIL.
Ammetto, però, che non tutti i progetti presentati sono stati approvati perchè la procedura soddisfa il 50% dei richiedenti, ma vale la pena provarci e se sarai tra coloro che non hanno ottenuto il contributo potrai comunque usufruire di altri incentivi quali, ad esempio, l'ecobonus 65%, portando in detrazione fiscale accelerata il costo e ricavandone molti altri benefici (come descritto nell’ art.2 del blog “efficienza energetica”).
Non rimandare, trasforma una rogna in opportunità, chiamami al mio numero 339.4579968 e prenota una visita per verificare le condizioni del tuo tetto e la possibilità di godere di un “tetto garantito”.
Un caro saluto.
Arch. Stefano Amonti
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